Campania

Napoli da vivere. Emozioni e scoperta.

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Dicembre 22, 2020

“Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli”. No è la prima volta che inizio un mio articolo sulla mia città con questa frase di Luciano De Crescenzo. Napoli da vivere è un inno all’unicità di questa città, e alle sue normali imperfezioni che riescono a farla sembrare unica.

Napoli da vivere, per scoprire che è molto di più di quello che negli anni è stato raccontato. Per scoprire che non è mai finita e che troverai sempre uno scorcio nuovo in cui perderti.

Napoli da vivere, perché c’è sempre uno spiraglio che porta gli occhi verso il mare. Perché se ami il mare qui puoi viverlo tutto l’anno. Perché se non lo ami, dopo essere stato qui inizierai a sorridere ogni volta che lo guardi e ti ricorderai che hai iniziato ad amarlo proprio a Napoli.

Napoli osservato dalla spiaggetta della Gaiola
Naoli da Vivere – La Gaiola in una fredda giornata di Marzo

Napoli da vivere, per chi ci è nato e poi l’ha persa; e quando l’ha persa poi ha fatto di tutto per ritrovarla. Quella storia d’amore che non eri pronto a vivere…ma che in fondo sai che non è mai troppo tardi per vivere un amore interrotto troppo presto.

Napoli da vivere, nelle sue strade deserte di Agosto, o nei suoi mercatini freddi e affollati di via Luca Giordano con l’odore di castagne e i colori di Natale che ti fanno fermare; e pensare che in quel momento vorresti abbracciare tutti quelli che ti hanno lasciato un po’ di gioia.

Napoli per chi si è scelto una vita tutta riunioni e cravatte, e per qualche giorno si ricorda cosa veramente vale la pena di vivere, e si perde dentro i suoi vicoli.

Una delle mie viste preferite di Napoli - Faro di  Capo Miseno
Una delle mie viste preferite di Napoli – Faro di Capo Miseno

E poi, la mia Napoli da vivere.

I ricordi. La mia infanzia. I miei amici di sempre. Il liceo.

Le strade che negli anni ho visto con occhi sempre un po’ diversi. Quei panorami che non vedevo e che adesso mi fanno incantare. Le mie passeggiate in kayak durante le calde giornata di dicembre. I tramonti, le attese in stazione, i decolli e gli atterraggi sopra il Vesuvio.

E poi ancora Napoli, con tutto quello che non ha voglia di imparare e di sapere; con i suoi miti che non tollero. La sua superficialità. La sua “e poi domani Dio ci pensa”. Quella Napoli che potrebbe essere migliore, nella mia mente. Ma che semplicemente non sarebbe più lei.

Napoli, fotografata da uno dei tanti punti panoramici di Posillipo. Uno dei miei tanti momenti trascorsi in giro per la mia città.
Napoli, qui fotografata da uno dei tanti punti panoramici di Posillipo. Uno dei miei momenti trascorsi in giro per la mia città.

E’ proprio vero…negli anni mi sono reso davvero conto che un posto così, o lo ami o lo odi. Posti così estremi, nel mondo, non possono che lasciare questo impatto! E se è vero che in ogni posto del mondo ci vorrebbe un po’ di Napoli, Napoli raccoglie tanti posti del mondo. Lanciati là, in un continuo disordine che si fa amare dai più folli, e odiare dai più ordinari.

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LUCA DIODATO

Da sempre sono stato affascinato dal viaggio e dalla scoperta. Ho iniziato scoprendo e raccontando i posti della mia terra. Ho poi avuto la fortuna di iniziare a scoprire pezzi di mondo, entrando in contatto con quella che oggi ritengo la mia più grande scoperta: il "diverso". Il viaggio, la voglia di scoprire e il continuo contatto con il mare, mi hanno portato a conoscere e coltivare la mia passione per il surf. Oggi continuo a raccontare le mie avventure. A cercare onde. A scoprirmi.