Passaggio in Cantabria
Sono in volo, rientro verso l’Italia. Quattro giorni trascorsi nel nord della Spagna, tra onde e natura incontaminata.
Questo mio viaggio in Cantabria è nato un po’ per caso; è nato a inizio Marzo. Ero in Arabia Saudita e avevo voglia di regalarmi un viaggio per il mio compleanno. Mentre sbirciavo Skyscanner e ascoltavo la mia voglia di tornare a surfare in oceano, tutto è sembrato portarmi verso Santander. Era da un po’ che volevo surfare le onde di Somo; e volevo surfarle in condizioni non estreme. Magari in autunno o primavera. Quando le probabilità di trovare condizione da long sono un po’ più consistenti. Era da un po’ che volevo scoprire questo pezzo di Spagna; lontano dai periodi di alta stagione. Così, il mix di tutto questo, mi porta su un’offerta Ryanair; trovo un fantastico volo A/R da Ciampino per il wend successivo al 24 Maggio. 42 euro; destinazione aeroporto di Santander. Lo compro. Mal che vada non ci vado.
Non sorgono impegni per quel wend; ci inizio a credere e così mi organizzo per esserci. Qualche settimana prima della partenza contatto Camilla. Nella sua Wolfhouse (www.wolf-house.com) un posto letto c’è. Un longboard bello chiatto pure. Ok, arrivo!

Da Loredo verso Punta Langre
Somo è una cittadina a una ventina di chilometri da Santander; immersa tra natura e oceano. Si raggiunge con un comodo e curioso battello dalla città di Santander in circa 20 minuti di navigazione. Arrivati al piccolo approdo di Somo, dieci minuti a piedi e sono alla Wolfhouse. Il clima è subito cordialissimo; mi accoglie Erick. Come al solito sono affamato; mi offre un bel piatto di bruschette con avocado, e subito mi racconta degli spot in zona. E cosa più bella, mi chiede se ho voglia di restare a cena lì con loro perchè il cuoco (italiano!!) ha in preparazione uno spaghetto alle cozze!! Chiaramente mi prenoto per la serata.
Dopo 20 minuti sono per la prima volta in acqua a Somo; lo spot si raggiunge a piedi dalla Wolfhouse. La condizione non è delle più belle, ma un paio di destre carine riesco a prenderle. Situazione in acqua piacevolissima; con pochissimi surfisti e, al tramonto, zero scuole in spiaggia. Oretta giusta per tornare alla house e divorare un piatto bello grosso di spaghetti accompagnati da una divina frittata di zucchine al forno.

Scorci dal cammino di Santiago
Nei giorni successivi tornerò in acqua sempre di mattina; prima che il vento inizi a disturbare le onde. Ma di tutte le session, resterà epica quella fatta al tramonto della Domenica. Come dice Erick, la condizione migliore a Somo la fa quando non è prevista. Quel pomeriggio avevo dormito fino quasi al tramonto; e il tramonto da quelle parti, e di questi tempi, comincia dopo le 20. Dopo tre ore intense trascorse in acqua al mattino, mi ero organizzato per piazzarmi nell’area comune della house e lavorare. Qualcuno inizia però a raccontare che arrivano whats up di ondina glassy bella carica; dopo dieci minuti infilo la muta. E chiaramente prendo il long. Erick fa lo stesso. Arriviamo in spiaggia: condizione clamorosa! Mare liscio come l’olio e onde lunghissime con periodo di almeno 7-8 secondi. Belle piene di acqua. Sul picco siamo in tre. Erick prende la prima e inizia a danzare sulla sua onda. Da lì prendiamo destre a raffica; i set sono giusti per tornare ogni volta sul picco senza troppa lotta con la schiuma.

Una delle tante spiaggette deserte della zona di Loredo
Sono in volo verso l’Italia, e mentre riguardo i miei scatti, ripenso ai momenti che mi porterò di questa avventura. E penso che ho voglia di raccontarli. Così, è iniziato questo mio racconto. Un wend di fine Maggio in Cantabria…