Il surf in Italia è stata una piacevole scoperta. Mai avrei pensato dopo le mie prime onde in Oceano, di poter praticare in Italia quello che è diventato il mio sport; e non solo.
Così dopo anni di onde e grazie alla mia voglia di condividere il bello di questo sport, ho creato una mini-guida su come viversi il surf nel Mediterraneo grazie alla quale ho poi avuto l’opportunità di incentivare molti amici ad entrare per la prima volta in acqua; o di creare un piccolo gruppo di surfisti sparsi vicini e lontani, con i quali condividere da ogni parte del paese onde, momenti e, soprattutto, emozioni. Vivendo il surf un po’ alla nostra maniera.
E così alla nostra maniera, spesso anche a distanza riusciamo ad organizzarci per i momenti di alta pressioni; i periodi durante i quali le onde sono un piacevole ricordo e una felice aspettativa, e tocca godersi la passione per il surf in maniera diversa. E perché no, raccontarci di luoghi magari ancora mai visitati e che il surf in Italia mi porterà a scoprire con la giusta mareggiata.
Sono nate così anche nate un po’ di idee per rimanere comunque legati al nostro sport, e mantenersi allenati per quando si torna in acqua. Idee che mi fa piacere condividere, per contaminare e diffondere tutto il bello di questo sport.
In acqua più che si può!
Andare in acqua serve sempre.
Anche nelle giornate di completa piatta è utile prendere la nostra tavola e dedicarci a qualche bracciata. Magari andando alla scoperta di qualche angolo di costa accessibile solo da mare.

In realtà è un allenamento che consente anche di vivere il mare in ogni sua stagione; nelle giornate di alta pressione invernale con zero vento e sole che riscalda nelle ore centrali della giornata, infilarsi la muta e andarsene per mare è una pratica bellissima. E al tempo stesso una maniera sempre efficace di allenare tutta la struttura muscolare che viene poi caricata nelle giornate di onde.
A secco. Non è bello, ma è necessario.
Organizzarsi un piccolo spazio per potersi dedicare a tutta una serie di allenamenti da fare anche fuori dall’acqua è necessario. E ovviamente i periodi di piatta, ci daranno la possibilità di mettere in pratica questi “percorsi” complementari alla pratica del surf in acqua.
Personalmente riesco a seguirli con un po’ di variabilità nei periodi non estivi, quando sono le continue mareggiate ad imporre i ritmi e si resta sempre un po’ in piacevole balia delle previsioni e delle mappe.
Con l’arrivo dell’estate invece tutto diventa più “semplice”; ci sono pochissime mareggiate e quindi è molto più probabile che si resti a secco per più tempo. Di conseguenza è più facile rispettare i piani.
In generale, in ogni stagione, è sempre utile mantenere costante questo tipo di allenamento.
Ho trovato molto utili i suggerimenti dei ragazzi di Onda Motoria, che danno qualche utilissima indicazione su tipi e modalità di esercizi da praticare fuori dall’acqua. A questo link puoi trovare qualche suggerimento; per qualsiasi tipo di approfondimento, puoi scrivere ai contatti che trovi a questa pagina.
Surf in Italia. Ossigeno più che mai!
Per prenderle, più che da altre parti, in Italia serve remare!! E due polmoni grandi così!!
Mantenere un costante allenamento anaerobico ci darà una spinta incredibile quando siamo in acqua; e nei periodi in cui si torna in acqua dopo giorni di piatta, ci consentirà di non essere distrutti dopo due ore di onde.

Qualsiasi sia la forma, allenate sempre il famoso “fiato”. La tecnica è necessaria e fondamentale, ma se vorrete mantenere la giusta lucidità nell’applicarla quando siete in acqua, serve pompare sangue ricco di ossigeno ai muscoli :).
Surf in Italia. Seguire i tuoi risultati. Perché no?
Una bellissima sorpresa, scoperta solo pochi mesi fa: questa fantastica app messa a disposizione dai ragazzi di Revoo.
La mia propensione alla tecnologia e alla digitalizzazione dei servizi, mi ha spinto a cercare on line degli strumenti a supporto per chi sceglie di avvicinarsi al surf con me. E’ quindi uno strumento principalmente suggerito a chi ha scelto, come me, di trasmettere la passione per le onde e di farlo dando un suo format, mantenendo ovviamente i metodi imparati durante i corsi certificati per istruttori.
Grazie ad alcuni miei articoli (scorri qui la mia sezione dedicata al surf e a come avvicinarsi a questo fantastico mondo), ho avuto la fortuna di avvicinare molti amici al mare; e facendolo sempre stabilendo percorsi personalizzati e su misura dal momento che credo che ognuno abbia propri tempi e velocità di apprendimento. Oggi è incredibile il vantaggio che ho ritrovato grazie a questo strumento: un app a supporto dell'”allievo” con la possibilità di monitorare risultati e avanzamento rispetto agli obiettivi con me condivisi e prefissati. Non è assolutamente una collaborazione e non sono pagato per questa pubblicità, ma è a mio avviso uno strumento che ad ogni istruttore, e ad ogni allievo seguito, fornisce un valore incredibile. Consiglio!!
E comunque ricorda: vince sempre chi si diverte di più.
Ovviamente questi consigli vanno tutti verso un unico e principale obiettivo che non va mai perso di vista: vivere il surf come un divertimento e associare a questa disciplina sorrisi e momenti da ricordare. Vivo il surf con questa prospettiva, ed è quello che cerco di trasmettere ogni volta che ho la fortuna di avvicinare qualcuno a questo sport. Che tu sia il Kelly Slater del futuro o uno come me, ti auguro sempre di uscire dall’acqua con un sorriso così…

Se hai trovato utili i miei consigli e sei curioso di andare un po’ oltre, trovi qui i miei contatti. E ci vediamo presto in acqua!